Brescia – Fa riflettere il caso recente della Federal Trade Commission (Ftc) statunitense che ha multato Epic Games per aver raccolto dati senza il consenso dei genitori e averli indotti in modo ingannevole ad acquisti in-app. In particolare, l’avvocato Manuela Borgese, videpresidente di Aicel (Associazione italiana commercio elettronico) ha sentito l’urgenza di porre l’accento sulla protezione dei più giovani.

“L’interazione dei minori con il contesto online è sempre più frequente, anche in ragione della facilità di accesso a Internet e dell’innata capacità di interazione con i servizi della società dell’informazione”, ha evidenziato Borgese. “Tale dinamica fa sorgere profonde esigenze di tutela, in ragione della vulnerabilità della categoria di utenti coinvolti. Recentemente non sono mancati interventi normativi tesi a stabilire maggiori tutele per i diritti e la personalità del minore, attraverso l’imposizione di obblighi sempre più stringenti e severe sanzioni in caso di inosservanza. Come nel caso del Digital Services Act, il nuovo regolamento europeo che si applica alle piattaforme che erogano i servizi della società dell’informazione. Sempre in tal senso, decisivi si sono rivelati anche gli interventi dei Garanti privacy europei verso le piattaforme social, che nel trattare enormi volumi di dati, anche di minori, non sempre hanno rispettato le normative vigenti. Questo scenario”, prosegue l’avvocato, “rappresenta un percorso in divenire, l’obiettivo finale non mira solo a preservare la delicata sfera del minore quanto a prevenire le severe conseguenze che potrebbero derivare da un’azione poco ponderata e immatura del minore”.

Le conseguenze da scongiurare si riferiscono a dubbi interpretativi, spesso legati a carenze normative. “Per tale ragione”, conclude Manuela Borgese, “Aicel collabora con il mondo universitario per trattare temi centrali quali i profili giuridici connessi alla stipula di un contratto online e il trattamento dei dati personali per finalità di marketing e di profilazione rispetto ai minori, i delicati aspetti di trasparenza e le problematiche legate alle piattaforme nel contesto della data economy”.