Roma – Il nuovo ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha deciso di non rifinanziare ItsArt, la piattaforma di streaming dedicata all’arte e alla cultura voluta dal precedente ministro Dario Franceschini. In meno di un anno, ItsArt ha perso 7,447 milioni di euro, con 5,970 milioni di spese per servizi e godimento beni di terzi. A fronte di appena 141mila utenti registrati e ricavi da 246 mila euro (a cui vanno sottratti circa 105mila euro frutto di partnership commerciali).

ItsArt era stata voluta da Franceschini nel 2020, per permettere all’arte e alla cultura italiane di non fermarsi anche nel contesto del lockdown. La start-up è entrata in esercizio nel 2021, ma fin da subito non ha avuto vita facile e in meno di un anno si sono succeduti tre amministratori delegati alla sua guida (leggi qui e qui). I soci della piattaforma Cassa Depositi e Prestiti (Cdp, con una quota del 51%) e Chili (con una quota del 49%) lo scorso 29 dicembre hanno scritto una lettera al ministero della Cultura per chiedere la messa in stato di liquidazione di ItsArt.

La piattaforma non prevede un abbonamento mensile: i contenuti possono essere noleggiati, acquistati o visualizzati gratis con qualche annuncio pubblicitario. Un modello molto diverso da quello diffuso nel mercato dello streaming attuale. E non ha funzionato. Per il momento non è ancora noto cosa accadrà ai contenuti acquistati dagli utenti.