Eindovhen (Paesi Bassi)-Philips ha dichiarato lunedì di voler eliminare 6mila posti di lavoro per ripristinare la propria redditività, a seguito di un richiamo di dispositivi respiratori che ha fatto crollare il 70% del suo valore di mercato. Secondo le dichiarazioni dell’azienda, che oggi opera soprattutto nel comparto delle tecnologie per il settore sanitario, metà dei tagli di posti di lavoro saranno effettuati quest’anno, mentre l’altra metà sarà effettuata entro il 2025.

Il nuovo amministratore delegato Roy Jakobs ha dichiarato lunedì a “Squawk Box Europe” della CNBC che si tratta di un intervento necessario per aiutare Philips a diventare competitiva e più snella.
“Abbiamo lavorato molto duramente per rifocalizzarci sulla tecnologia sanitaria e ora abbiamo costruito un portafoglio prodotti molto forte, senza però ricavarne il valore potenziale dei segmenti di riferimento. La strategia che presento oggi è molto incentrata su di una crescita organica, concentrata sul prodotto, in modo da ottenere il massimo da esso”.

La nuova riorganizzazione si aggiunge al piano annunciato lo scorso ottobre di ridurre la forza lavoro del 5%, pari a 4mila posti di lavoro. Philips è tuttora alle prese con le conseguenze del ritiro di milioni di ventilatori utilizzati per il trattamento dell’apnea del sonno, a causa del timore che la schiuma utilizzata nelle macchine potesse diventare tossica.