Bruxelles (Belgio) – Apple potrebbe essere sanzionata dall’Unione europea con una multa pari a 37 miliardi di euro. È quanto si apprende da un comunicato stampa che la Commissione Europea ha pubblicato nella giornata del 28 febbraio, per “chiarire le proprie preoccupazioni in merito alle regole imposte dall’App Store ai fornitori di streaming musicale.

All’origine di questo passo procedurale, è un parere preliminare della Commissione, secondo cui “Apple ha abusato della sua posizione dominante, imponendo la propria tecnologia di pagamento con acquisti in-app agli sviluppatori di applicazioni per le piattaforme musicali e limitando la possibilità di informare gli utenti di iPhone e iPad su servizi alternativi di abbonamento musicale”.

È stata Spotify a innescare l’iniziativa dei regolatori Ue, allorché, nel 2019, ha portato all’attenzione dell’Antitrust di Bruxelles il fatto che gli utenti dei device di Cupertino non potessero essere informati sulla possibilità di iscriversi a un servizio di streaming in abbonamento e l’impossibilità di accedere da dispositivi iOS a sistemi di pagamento alternativi a quello dell’ App Store. In ragione di quella segnalazione, nel 2020 l’Unione europea ha aperto un’indagine sulle applicazioni di streaming musicale.

“La Commissione (…) si concentra sulle restrizioni contrattuali imposte da Apple agli sviluppatori di app che impediscono loro di informare gli utenti di iPhone e iPad sulle opzioni di abbonamento musicale alternative a prezzi inferiori al di fuori dell’app e di sceglierle effettivamente”, si legge nella nota di Bruxelles. L’oggetto dell’indagine sono in particolare i cosiddetti “obblighi anti-steering” di Apple, che, in sede preliminare, la Commissione “ritiene costituiscano condizioni commerciali sleali in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.

“In particolare, la Commissione teme che gli obblighi anti-steering imposti da Apple agli sviluppatori di app per lo streaming musicale impediscano a questi ultimi di informare i consumatori su dove e come abbonarsi ai servizi di streaming a prezzi inferiori. Questi obblighi anti-steering non sono né necessari né proporzionati per la fornitura dell’App Store su iPhone e iPad; costituiscono un danno per gli utenti dei servizi di streaming musicale sui dispositivi mobili di Apple, che potrebbero finire per pagare di più; e incidono negativamente sugli interessi degli sviluppatori di app di streaming musicale, limitando l’effettiva scelta dei consumatori”.