Milano – Per la prima volta dopo otto anni consecutivi, i volumi di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche lo scorso anno hanno registrato una flessione del 6,2% rispetto al 2021. È quanto emerge dal 15esimo Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento Raee. Lo scorso anno in Italia sono stati avviati a corretto riciclo dai sistemi collettivi dei produttori di Aee poco più di 361mila tonnellate di Raee.

Il dato pro capite scende a 6,12 kg per abitante (-5,3%). La Sardegna con 9,94 kg/ab sottrae alla Valle d’Aosta il primato nazionale. In Centro Italia il Lazio è primo per volumi complessivi raccolti; al Sud la Sicilia – unica insieme alla Puglia a migliorare la raccolta complessiva–- consolida il primo posto per quantitativi raccolti, mentre la Campania è ancora una volta ultima per raccolta pro capite.

La contrazione nei flussi di raccolta ha toccato in maniera trasversale tutti i raggruppamenti di Raee, seppur con variazioni differenti.

I rifiuti di R1 (freddo e clima), che rappresentano il 27,4% del totale raccolto, totalizzano 98.937 tonnellate, registrando la flessione più contenuta (-0,7%).

R2 (grandi bianchi) evidenzia invece la seconda peggior flessione tra tutti i raggruppamenti: con il -9,3%, i volumi raccolti calano a 117.472 tonnellate, perdendo oltre 12mila tonnellate rispetto al 2021. Il dato è doppiamente significativo se si considera che il raggruppamento è il primo per peso, con un’incidenza percentuale sulla raccolta totale del 32,5%.

Nel 2022 si sono ridotti in maniera significativa (-6,7%) anche i volumi di R3 (Tv e apparecchi con schermo), per un totale di 71.035 tonnellate.

Prosegue anche la contrazione di R4 (elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici), i cui volumi di raccolta si fermano a 71.494 tonnellate (-7,5%).

La flessione della raccolta di R5 (sorgenti luminose) è però la più consistente (-9,9%): i volumi scendono a 2.444 tonnellate.