New York (Usa) – La ponderazione combinata di Apple e Microsoft nello S&P 500 è salita al 13,3% – il livello più alto mai registrato – occupando rispettivamente una fetta del 7,11% e del 6,14%. Lo riporta il Wall Street Journal, che fa anche notare che l’influenza degli altri grandi titoli tecnologici è in calo. I dati di riferimento sono quelli di Strategas Securities, dal 1990 a oggi.

Considerando l’ultimo decennio, come spiega la testata Mf, si nota che gli investitori hanno scambiato contemporaneamente azioni di Facebook (Meta Platforms), Amazon, Apple, Netflix e Google (quintetto noto con l’acronimo di Faang). Queste azioni hanno portato a forti guadagni, in aumento di anno in anno. Nel 2022 il gruppo è cresciuto fino a coprire circa un quarto del valore dell’indice S&P 500. Da allora la quota è scesa al 21%.

Il trend si è invertito a seguito dell’aumentare delle preoccupazioni per l’inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed. Inoltre hanno contribuito le difficoltà che le aziende hanno incontrato. Per esempio, Meta ha dovuto affrontare le restrizioni sulla privacy, Netflix ha visto calare gli utenti e Google ha avuto a che fare ripetutamente con l’antitrust.