New York (Usa) – Arm starebbe sviluppando un chip avanzato per mostrare la propria capacità di progettazione, mettendo a rischio i rapporti con i principali clienti, come Qualcomm e MediaTek.

Il Financial Times, citando alcune fonti, ha riferito che Arm ha iniziato a sviluppare i propri chip avanzati negli ultimi sei mesi e ha creato un team guidato da Kevork Kechichian, che ha lavorato per Nxp e Qualcomm. Nel frattempo, le fonti hanno dichiarato al Financial Times che Arm non ha intenzione di vendere o concedere in licenza il prodotto, aggiungendo che l’azienda ha lavorato solo su un prototipo.

Arm, che detiene una quota di mercato superiore al 90% nel settore dei chip per smartphone, fornisce progetti di chip ai progettisti di semiconduttori senza fabbrica, addebitando loro le spese di royalty per la progettazione. Tuttavia, nella sua relazione annuale Arm ha dichiarato che, con i suoi 20 principali clienti che rappresenteranno l’86% del fatturato nel 2022, la significativa concentrazione rappresenta un rischio per il fornitore di Ip.

Nell’agosto del 2022 Arm ha intentato una causa contro Qualcomm, uno dei suoi principali clienti, per la presunta violazione da parte di Qualcomm degli accordi di licenza con Arm e per la violazione del marchio di Arm. Prima della causa, Qualcomm ha acquisito per 1,4 miliardi di dollari Nuvia, una startup di semiconduttori senza fabbrica, per sviluppare processori personalizzati basati sull’architettura Arm, il che potrebbe porre Qualcomm e Arm in diretta concorrenza.

Nel frattempo, Manju Varma, direttore del product management di Qualcomm, ha dichiarato al Risc-V Summit tenutosi nel dicembre 2022 che, mentre Qualcomm ha continuato a utilizzare l’architettura Arm e i progetti di Cpu off-the-shelf come base per i core di elaborazione delle applicazioni all’interno dei suoi SoC, l’azienda si è rivolta a Risc-V per i core dei microcontrollori all’interno dei suoi chip, compresi i SoC nei Pc, nei dispositivi mobili, negli indossabili, nelle auto connesse e nelle cuffie Ar/Vr, come riporta The Register.

D’altra parte, a febbraio il Financial Times ha riportato che Arm sta cercando di cambiare il suo modello di business facendo pagare i produttori di dispositivi in base al valore del dispositivo anziché a quello del chip, il che, secondo le stime, aiuterebbe Arm a ricevere royalty diverse volte superiori rispetto al suo attuale modello di tariffazione.