Londra (Uk) – Il Regno Unito stanzia risorse pubbliche da qui a dieci anni per provare a colmare il ritardo nel comparto dei semiconduttori. Nel prossimo triennio l’investimento sarà di 200 milioni, con un incremento graduale negli anni a seguire. L’intervento parte dalla richiesta di alcune tra le principali aziende britanniche, e mira a correggere quella che è a oggi la strategia Uk nel settore, provando a colmare un gap storico con una pianificazione ventennale. È anche un tema di sicurezza nazionale: la nuova misura vede la Gran Bretagna stringere accordi con il Giappone a Hiroshima per incrementare la collaborazione in materia di difesa e semiconduttori.

“I semiconduttori sono alla base dei dispositivi che usiamo tutti i giorni e saranno fondamentali per far progredire le tecnologie di domani”, ha dichiarato il primo ministro britannico Rishi Sunak in un comunicato. “La nostra nuova strategia concentra i nostri sforzi sui nostri punti di forza, come la ricerca e la progettazione, in modo da poter costruire il nostro vantaggio competitivo sulla scena globale”.

È stato istituito un gruppo di consulenza che vede la partecipazione di professionisti dell’industria, della politica e del mondo accademico, che lavoreranno a stretto contatto su un piano di soluzioni condivise, con l’idea di pubblicate nuove linee guida volte a prevenire i possibili effetti di una nuova crisi nella fornitura di chip. I funzionari hanno ammesso che non avrebbe senso per il Regno Unito costruire i propri enormi impianti di fabbricazione, come quelli gestiti dal gigante taiwanese Tsmc per la produzione dei chip più avanzati. Si stanno invece concentrando su altri settori dell’industria dei semiconduttori, come la proprietà intellettuale, la progettazione e la produzione di chip non in silicio.