Amsterdam (Paesi Bassi) – I Paesi Bassi hanno annunciato venerdì nuove restrizioni all’esportazione di apparecchiature avanzate per la fabbricazione di semiconduttori, in seguito alle pressioni esercitate dagli Stati Uniti per escludere la Cina dagli strumenti chiave per la produzione di chip.

Il governo olandese ha dichiarato che le aziende locali dovranno richiedere una licenza per esportare all’estero alcune apparecchiature avanzate per la produzione di semiconduttori, secondo le regole che entreranno in vigore il primo settembre. Nei Paesi Bassi ha sede ASML, una delle più importanti aziende di semiconduttori al mondo, che produce macchinari necessari per la produzione dei chip più avanzati. Lo scorso ottobre, gli Stati Uniti hanno introdotto regole estremamente dure, al fine di tagliare le esportazioni di chip e strumenti per semiconduttori alla Cina, una mossa che, secondo gli analisti, potrebbe ostacolare le ambizioni di Pechino di potenziare la propria tecnologia interna. Da allora, gli Stati Uniti hanno aumentato la pressione sui paesi produttori di chip e sui loro alleati, come i Paesi Bassi e il Giappone, affinché introducano restrizioni alle esportazioni.

Dato il ruolo strategico di ASML nei chip avanzati, Washington ha cercato di coinvolgere i Paesi Bassi. Il governo olandese era indeciso, ma a marzo ha stabilito delle restrizioni all’esportazione di apparecchiature avanzate per semiconduttori. L’annuncio di venerdì finalizza quelle regole e fornisce maggiore chiarezza su ciò che può o non può essere esportato. Le regole si applicano a una “serie di tecnologie molto specifiche per lo sviluppo e la produzione di semiconduttori avanzati”, che potrebbero essere utilizzate in ambiti quali le applicazioni militari. “Abbiamo preso questa decisione per motivi di sicurezza nazionale. È bene che le aziende che subiranno l’impatto sappiano cosa possono aspettarsi. Questo darà loro il tempo necessario per adattarsi alle nuove regole”, ha dichiarato il ministro del Commercio olandese Liesje Schreinemacher.