Pechino (Cina) – La Cina sta limitando le esportazioni di germanio e gallio,  due metalli di nicchia, fondamentali per la produzione di elettronica e semiconduttori, mentre la battaglia tecnologica con gli Stati Uniti e l’Europa si fa sempre più accesa. Cina e Stati Uniti sono impegnate in una guerra commerciale tecnologica che si sta intensificando dal 2019. Gli Stati Uniti hanno utilizzato liste nere commerciali e ampie restrizioni alle esportazioni per escludere la Cina dai componenti tecnologici chiave e dai semiconduttori o chip.

Finora la Cina non aveva reagito, ma a maggio ha etichettato l’azienda statunitense di chip Micron come un “grave rischio per la sicurezza”. Ora il ministero del Commercio cinese ha dichiarato che una nuova normativa, introdotta per ragioni di sicurezza nazionale, richiederà agli esportatori di gallio e germanio di ottenere una licenza per spedire i metalli. Germanio e gallio sono metalli che non si trovano in natura. Si formano come sottoprodotto della raffinazione di altri metalli, segnatamente dello zinco e della bauxite.

Il germanio ha diversi impieghi, tra cui i prodotti solari e le fibre ottiche. Il metallo è trasparente ai raggi infrarossi e può essere impiegato in applicazioni militari, come gli occhiali per la visione notturna. Il gallio è utilizzato per la produzione del composto chimico arseniuro di gallio, che permette di realizzare chip a radiofrequenza per i telefoni cellulari e le comunicazioni satellitari. Questo composto è anche un materiale chiave nei semiconduttori. Secondo la Critical Raw Materials Alliance, la Cina produce il 60% del germanio e l’80% del gallio.