Milano – Il sell-through del mercato globale degli smartphone ha registrato nel secondo trimestre del 2023 un calo dell’8% su base annua e del 5% rispetto al trimestre precedente: sarebbe l’ottavo trimestre consecutivo in cui il dato continua a scendere, secondo la società di analisi Counterpoint. A rallentare il mercato degli smartphone contribuiscono il ciclo di sostituzione sempre più lungo dei dispositivi e la graduale espansione del mercato del ricondizionato (che grava in modo particolare sulla domanda nel segmento dei prezzi bassi e medi a volume elevato). I maggiori cali sono stati osservati nei mercati relativamente più sviluppati, come gli Stati Uniti, l’Europa occidentale e il Giappone. Cina, India, Medio Oriente e Africa hanno invece subito una contrazione relativamente minore. Secondo Counterpoint ci potrebbe essere una timida ripresa nel corso della seconda metà dell’anno.

Samsung guida il mercato, di cui detiene una fetta del 22%: la performance su scala globale del serie Galaxy A ha trainato i risultati. Apple, subito dietro, mantiene la sua quota di mercato più alta di sempre (17%) relativamente al secondo trimestre. Il resto del mercato è diviso tra Xiaomi (12%), Oppo (10%, Vivo (8%) e gli altri marchi (31%). Xiaomi, che sta incontrando difficolta in Cina e India, sta cercando di espandersi in altri mercati e di aggiornare il suo portafoglio di prodotti. Oppo ha invece ottenuto dei buoni risultati in Cina, grazie anche a OnePlus, riuscendo a mantenere la sua quota di mercato globale nonostante le perdite registrate in Europa occidentale. Vivo ha invece subito una significativa diminuzione della crescita in Cina e sta incontrando serie difficoltà anche in Europa.

Nel corso del secondo trimestre, il segmento degli smartphone premium è stato l’unico a registrare una crescita: più di uno smartphone su cinque venduti apparteneva a questa categoria, che ha raggiunto così la quota più alta di sempre nel mercato complessivo degli smartphone. Apple sta ottenendo quote record in nuovi mercati, come l’India, dove l’azienda è cresciuta del 50% su base annua nel Q2 del 2023.