Roma (Italia) – In una nota stampa, Confindustria Cultura Italia esprime la propria posizione sull’AI.  “L’intelligenza artificiale ha già un impatto rilevante sull’industria culturale e lo farà sempre più nel futuro e, come accaduto per le tecnologie precedenti che sono state protagoniste della transizione digitale del settore, accogliamo questa nuova sfida come un’opportunità purché si rispetti il diritto d’autore”. E’ quanto dichiara il presidente Innocenzo Cipolletta in merito al dibattito politico in atto sia a livello nazionale, sia a livello europeo, dove è in discussione in questi giorni la proposta di regolamento Artificial Intelligence Act.

“Come settore abbiamo approvato un position paper inviato a tutti gli interlocutori istituzionali di riferimento sul tema. Siamo consapevoli delle potenzialità di questi strumenti tecnologici, ma anche attenti a evitare i rischi dell’intelligenza artificiale, in particolare per quanto concerne le nuove forme di intelligenza artificiale generativa facilmente utilizzabili e di largo consumo, in grado di produrre tanti e vari tipi di contenuto, in un modo che può indurre a credere erroneamente che sia il lavoro di un essere umano e senza chiare garanzie che la rielaborazione di materiali preesistenti rispetti il diritto d’autore”, spiega ancora Cipolletta.

“E’ necessario che gli operatori rispettino in pieno le regole già fissate nella Direttiva Copyright. Gli sviluppatori di intelligenza artificiale devono garantire che qualsiasi contenuto utilizzato, per il quale sono stati riservati i diritti esclusivi, sia approvato e concesso in licenza dal titolare dei diritti, inclusi i contenuti utilizzati in precedenza da eventuali AI pre-addestrate. Il processo di elaborazione e raccolta dati deve essere il più trasparente possibile, in particolare riguardo l’uso di contenuti protetti dal diritto d’autore”.

La nota ricorda infine l’intera industria culturale si fonda su di un regime di diritto d’autore efficace, da cui l’intelligenza artificiale non può essere esente. “Siamo consapevoli che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale richiederà continui adeguamenti normativi ma riteniamo fondamentale che l’utilizzo di questi strumenti, alla pari di altri a disposizione dei creativi e dell’industria, vengano regolamentati in modo chiaro, garantendo certezza del diritto e la salvaguardia dell’opera intellettuale e creativa dell’essere umano e dell’industria culturale”, conclude Cipolletta.