Santa Clara (Usa) – Salta l’accordo tra Intel e Tower Semicondictor (società israeliana specializzata nei semiconduttori) che avrebbe visto quest’ultima acquisita dal colosso dei processori americano. In ballo c’erano 5,4 miliardi di dollari, ma l’affare è saltato a causa della mancata approvazione da parte degli enti regolatori. L’accordo è quindi terminato il 15 agosto, senza che sia stata conclusa l’operazione; Intel dovrà pagare una penale di 353 milioni di dollari.

Dopo attenta considerazione e approfondite discussioni, e non avendo ricevuto indicazioni riguardanti determinate approvazioni regolatorie necessarie, entrambe le parti hanno deciso di terminare il loro accordo di fusione essendo passato il termine del 15 agosto 2023”, ha scritto in una nota Tower Semiconductor, come riporta Reuters.

I nostri impegni nella fonderia sono cruciali per sbloccare tutto il potenziale di IDM 2.0 e continuiamo a procedere su tutte le sfaccettature della nostra strategia”, ha dichiarato Pat Gelsinger, amministratore delegato di Intel (fonte Dday). “Stiamo perseguendo con successo la nostra tabella di marcia per riguadagnare il primato delle prestazioni dei transistor e delle prestazioni energetiche entro il 2025, costruendo slancio con i clienti e l’ecosistema più ampio e investendo per fornire l’infrastruttura manifatturiera geograficamente diversificata e resiliente di cui il mondo ha bisogno. Il nostro rispetto per Tower è cresciuto ulteriormente attraverso questo processo, e continueremo a cercare opportunità di collaborare insieme in futuro”.