New York (Usa) – Il debutto di Arm al Nasdaq giovedì sembra positivo per SoftBank, che ha appena scorporato la società dopo averla acquisita nel 2016. Ma è un grattacapo per Wall Street.

La società di progettazione di chip con sede nel Regno Unito ha visto le sue azioni balzare del 25% a 63,59 dollari dopo la sua IPO, portando la capitalizzazione di mercato completamente diluita della società a quasi 68 miliardi di dollari.

Si tratta di una cifra estremamente alta per un’azienda di semiconduttori che ha generato profitti per 400 milioni di dollari negli ultimi quattro trimestri. Il risultato è un rapporto prezzo/utili su quel tratto vicino a 170, un numero che supera anche quello di Nvidia, le azioni della quale vengono scambiate per 109 volte gli utili finali, e questo dopo che il prezzo è più che triplicato quest’anno, superando di gran lunga qualsiasi altro membro dell’S&P 500.

Nel resto del settore dei chip nulla si avvicina nemmeno lontanamente. L’ETF Invesco PHLX Semiconductor, progettato per misurare la performance delle 30 maggiori società di chip statunitensi, ha un rapporto P/E di circa 21.

Per gli investitori, la differenza fondamentale tra Nvidia e Arm è il tasso di crescita. Nvidia ha appena riportato un raddoppio dei ricavi nell’ultimo trimestre e prevede un’espansione del 170% in questo periodo, poiché tutte le principali società cloud aumentano la spesa sui chip AI. Le entrate di Arm, al contrario, sono leggermente diminuite nell’ultimo trimestre.