New York (Usa) – Elon Musk ha discusso lunedì i propri piani per Twitter, ora chiamato X, durante una conversazione in livestreaming con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Tra le altre cose, Musk ha detto che il social network sta “passando a un piccolo pagamento mensile per l’utilizzo del sistema X” per combattere “vasti eserciti di bot”. Musk non ha detto quanto costerebbe il nuovo piano agli utenti del social network, né quali altre funzioni sarebbero o meno incluse nel pagamento del livello più basso.
Durante il livestream, l’imprenditore ha anche divulgato alcuni nuovi dati di X, affermando che ora ha 550 milioni di utenti mensili, che generano da 100 a 200 milioni di post al giorno.
Musk non ha rivelato quanti degli utenti mensili dell’azienda siano autentici e quanti bot. Inoltre, non ha fatto un confronto con le metriche precedentemente utilizzate da Twitter. Nel maggio 2022, prima dell’acquisizione da parte di Musk, Twitter ha dichiarato di avere un “utilizzo giornaliero attivo medio monetizzabile” di 229 milioni.
La discussione con Netanyahu doveva essere incentrata sui rischi teorici della tecnologia dell’intelligenza artificiale e su come questa debba essere potenzialmente regolamentata. Tuttavia, Musk ne ha approfittato anche per contestare la percezione che il suo social network tolleri discorsi di odio e antisemitismo. L’incontro ha fatto seguito alle diffuse critiche rivolte a X da parte di gruppi per i diritti civili per l’amplificazione del bigottismo sul suo social network, compresi account, contenuti e cospirazioni antisemite.
Nelle ultime settimane, Musk ha minacciato di fare causa all‘Anti-Defamation League, un’organizzazione guidata da ebrei, sostenendo che hanno cercato di “uccidere” il suo social network. Musk ha incolpato l’ADL, piuttosto che le sue decisioni aziendali, per il calo del 60% delle entrate di X e ha dichiarato di non avere altra scelta se non quella di intentare una causa per diffamazione contro il gruppo.