New York (Usa) – Amazon finisce nel mirino della Federal Trade Commission (Ftc) Usa per condotta illegale e anticoncorrenziale. A lanciare l’accusa è Lina Khan, presidente della Ftc, che afferma: “Amazon è un’azienda monopolistica. E sta sfruttando i suoi monopoli con modalità che vedono consumatori e venditori pagare di più per servizi peggiori”.

In particolare, “al fine di ripristinare la concorrenza”, sono state messe sotto accusa alcune pratiche ritenute sleali: il colosso americano avrebbe impedito ai commercianti attivi sulle sue piattaforme di offrire prezzi inferiori sui marketplace concorrenti; inoltre li avrebbe costretti ad affidarsi ai servizi di logistica targati Amazon per rientrare nelle offerte Prime; promuoverebbe, infine, i propri prodotti nelle ricerche sulle sue piattaforme. Anche le commissioni richieste da Amazon, secondo la Ftc, sarebbero eccessive.

L’azienda, come riporta il Sole 24 Ore, ribatte alle accuse sostenendo che “se la Ftc interferisce, il risultato sarà meno prodotti tra i quali scegliere, prezzi più alti. Consegne più lente e opzioni ridotte per i piccoli business”.

Bisogna ricordare che il colosso americano copre il 40% dello shopping online e gode di un giro d’affari da 500 miliardi di dollari all’anno; il market cap è di 1.300 miliardi. I rivenditori contano per il 60% dei prodotti ordinati su Amazon.