Pechino (Cina) – Il gigante cinese dell’e-commerce Alibaba ha visto azzerare più di 20 miliardi di dollari dalla sua capitalizzazione di mercato dopo aver annunciato che non avrebbe più scorporato e quotato la sua attività di cloud computing. L’azienda, che compete con il gigante tecnologico statunitense Amazon, ha dichiarato che non avrebbe proceduto allo scorporo del suo Cloud Intelligence Group, a causa delle restrizioni statunitensi sulle esportazioni di chip avanzati. Alibaba ha dichiarato che le restrizioni hanno creato incertezze per le prospettive del Cloud Intelligence Group, che compete con Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud Platform.

“Ci concentreremo invece sullo sviluppo di un modello di crescita sostenibile basato sulla domanda emergente di servizi di cloud computing in rete e ad alta scalabilità, guidata dall’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Joe Tsai, ceo di Alibaba, durante una call con gli investitori. Le azioni di Alibaba, quotate negli Stati Uniti, sono scese del 2% circa venerdì, ampliando le perdite dopo una sessione che ha visto il titolo crollare del 9%. Gli investitori speravano in un’entità scorporata per l’attività cloud di Alibaba che avrebbe raggiunto una valutazione più elevata. Secondo Reuters, a marzo gli analisti avevano stimato che Cloud Intelligence Group potesse valere tra i 41 e i 60 miliardi di dollari. Diversi commentatori del mercato avevano però avvertito che la quotazione poteva attirare l’attenzione delle autorità di regolamentazione sia in Cina che all’estero, dato il livello di dati che l’unità ospita e gestisce. Di fatto Alibaba ha finito per diventare l’ultima azienda a essere coinvolta nelle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina. Sta investendo molto nell’intelligenza artificiale per stare al passo con i progressi tecnologici di aziende statunitensi come Microsoft, Google, Meta, Amazon, Apple e OpenAI, società sostenuta da Microsoft.