Pechino (Cina) – Honor, spinoff del gigante tecnologico cinese Huawei, ha dichiarato mercoledì di avere intenzione di quotarsi in Borsa. “Per raggiungere i nuovi obiettivi strategici, Honor continuerà a ottimizzare la sua struttura azionaria, ad attrarre capitali diversificati e a entrare nel mercato dei capitali attraverso l’IPO (offerta pubblica iniziale)” spiega la società in un comunicato.

Honor non però ha rivelato in quale Paese si quoterà.  La mossa di raccogliere capitali nei mercati pubblici sottolinea l’aggressività Honor, nel tentativo di lanciare una seria sfida ad Apple e Samsung nel mercato di fascia alta. Huawei è stata costretta a vendere Honor nel 2020 a un consorzio di acquirenti che comprendeva il governo di Shenzhen, la città della Cina meridionale dove ha sede l’azienda. Questo dopo che le numerose sanzioni statunitensi contro Huawei hanno paralizzato il suo business degli smartphone, tagliando fuori il campione tecnologico cinese da tecnologie critiche come software e semiconduttori.

Honor è stata scorporata per salvare il marchio e consentirgli di continuare a operare. Sotto Huawei, Honor era un marchio di fascia media che ha avuto successo in pochi mercati. Ma l’azienda vuole spingersi nella fascia premium del mercato degli smartphone, dove operano aziende del calibro di Apple e Samsung. Honor detiene la quota di mercato più alta in Cina, ma è ancora un piccolo attore a livello globale, perché deve ancora costruire il suo marchio.