Napoli – Il Tribunale di Napoli ha respinto il ricorso per condotta antisindacale presentata da Fim Fiom e Uilm nei confronti di Whrilpool per la chiusura del sito produttivo, rendendo così possibile il licenziamento dei 320 lavoratori dello stabilimento campano. Secondo la sentenza, il comportamento di Whirlpool non presenta connotati di antisindacalità, visto che sin da maggio 2019 non ha proseguito negli investimenti, così come previsto dal piano, e che ha cessato l’attività produttiva nel sito dal primo novembre 2020. Secondo il tribunale, si tratta di “estrinsecazione del diritto di libertà di iniziativa economica previsto in Costituzione che, sebbene possa subire limiti per esigenze di carattere sociale, non può essere vincolato se non per volontà dell’avente diritto”.

A Whirlpool viene riconosciuto anche un impegno nel trovare delle strategie per risolvere il problema occupazionale: “Risulta che la società si sia attivata nell’agosto del 2019 nel ricercare soluzioni, coinvolgendo i sindacati, mediante la cessione del ramo di azienda anche con la riconversione aziendale. L’essersi adeguata poi, al diniego manifestato dai lavoratori e dai sindacati, di certo evidenzia la correttezza delle relazioni sindacali ed il peso che le Sigle ricorrenti hanno avuto nelle trattative”.