Tokyo (Giappone) – Un’operazione finanziaria colossale come quella appena messa a segno da Microsoft con l’acquisizione di Activision Blizzard non può non avere conseguenze tangibili sull’intero mercato dei videogame.

A farne le spese per prima è stata Sony, che in poche ore ha letteralmente bruciato 20 miliardi di dollari in valore delle sue azioni, con un calo in borsa del 13%, cominciato pochi istanti dopo la conferma ufficiale dell’operazione Microsoft-Activision. Un calo prevedibile: anche se è ancora presto per sapere cose se ne farà Microsoft dei grandi titoli Activision in uscita, l’ipotesi che possano essere delle esclusive per il suo ecosistema è bastata a intimorire gli investitori. Ai quali sicuramente non sarà sfuggito come l’acquisizione abbia portato in casa Microsoft due autentiche icone del mondo PlayStation: Crash Bandicoot e Spyro.

Un’altra questione con cui Sony dovrà fare i conti è il suo modello di business, fortemente orientato al videogioco su console, in un mondo che vede crescere sempre più il mobile gaming, i servizi cloud e le possibilità offerte dal metaverso.