Redmond (Usa) – Brad Smith, presidente Microsoft, ha pubblicato un articolo sul Wall Street Journal con cui assicura Sony sulle intenzioni di Microsoft a proposito di Call of Duty. “Una parte vitale dei ricavi di Call of Duty derivano dalle vendite del gioco su PlayStation“, scrive Smith. Considerata la popolarità del cross-play, che permette alle persone di giocare fra loro anche fra piattaforme diverse, rendere lo sparatutto un’esclusiva Xbox “sarebbe disastroso per il franchise di Call of Duty e per la stessa Xbox, e allontanerebbe milioni di giocatori“. Per questo Microsoft ha deciso di offrire a Sony un contratto di licenza per lo sparatutto di 10 anni; Call of Duty verrebbe pubblicato su PlayStation “lo stesso giorno in cui arriva su Xbox“.

Microsoft si presenta, nell’articolo, come il concorrente minore sul mercato dei videogiochi: Xbox sta al terzo posto dopo PlayStation e Switch. L’acquisizione di Activision Blizzard permetterebbe all’azienda di competere con le rivali, grazie all’accesso a un ampio parco titoli di giochi mobile, pc e console. “Microsoft intende offrire ai consumatori l’opzione di iscriversi a un servizio di cloud gaming che permetta loro di giocare in straming a diversi giochi su vari dispositivi a un prezzo ragionevole“, spiega Smith. Questo servizio “porterebbe benefici anche agli sviluppatori, permettendo loro di raggiungere audience molto più ampie“, ma “per raccogliere iscritti Microsoft ha bisogno di una libreria piena di giochi popolari“.

E Smith conclude facendo cenno alla Federal Trade Commission, alla Competitions and Markets Authority e alla Commissione Europea, cioè le principali autorità che voteranno se approvare o meno l’acquisizione di Activision Blizzard (leggi qui): “Siamo aperti ad assumere lo stesso impegno con le altre piattaforme e renderlo legalmente esecutivo dalle autorità regolatorie negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Unione Europea“.