Milano – Istituire un ente terzo, imparziale, che definisca in maniera oggettiva l’entità dei compensi per copia privata. È quanto propone Aires, l’associazione dei retailer specializzati in elettronica, che nelle scorse settimane aveva provato a contestare la decisione unilaterale di Siae di aumentare il tributo dell’8% sulla musica diffusa.

È notizia di ieri che Meta ha deciso di escludere dalla propria library tutto il repertorio Siae, bloccando di fatto anche milioni di post e stories già realizzate dagli utenti nei mesi e negli anni scorsi. “Vista la forza contrattuale da monopolista de facto della Siae”, sottolinea Davide Rossi (nella foto), direttore generale Aires, “solo un operatore forte come Meta, che rappresenta Facebook e Instagram, può permettersi di prendere una posizione di questo tipoTutte le altre imprese, tra cui anche quelle da noi rappresentate, hanno dovuto in questi anni accettare le condizioni unilaterali e sostanzialmente monopolistiche, imposte da Siae”.

Come più volte richiesto da Aires, la soluzione potrebbe essere quella coinvolgere un ente terzo, bilanciato e in grado di tener conto del parere di tutte le parti coinvolte. Questo ente avrebbe il compito di definire, sulla base di parametri oggettivi, l’entità dei compensi per copia privata affinché questi possano davvero ritenersi equi. Una proposta concreta in questa direzione sta per essere presentata al Ministro della Cultura e alle Commissioni parlamentari competenti.

“In quest’ottica si potrebbe investire di questo compito il Comitato Consultivo Permanente per Il diritto d’autore (nominato dal Ministero della Cultura), non prima però di aver varato una profonda riforma della sua composizione che oggi vede rappresentata solo la componente degli aventi diritto e non degli utilizzatori”, si legge nel comunicato stampa diffuso da Aires. “La nuova composizione non potrebbe passare che dalla rappresentanza paritetica tra autori, editori e produttori da un lato e tutti coloro che utilizzano (o aspirano ad utilizzare) legittimamente opere protette dal diritto d’autore dall’altro. Una volta compiuta questa riforma, sarà infatti possibile affidare a questo organismo di alta consulenza ulteriori funzioni e compiti, supportando il Ministero su tutte le materie relative al diritto d’autore e alla sua gestione, ivi compresi temi come le tariffe e le modalità di ripartizione dei proventi per copia privata e anche la controversia materia delle società di gestione collettive che a seguito di liberalizzazioni non ben ponderate sta generando incertezze nel mercato”.